Seta e riduzione CO2 e gas serra
La seta non esisterebbe senza l'albero del Gelso, il Gelso non sarebbe coltivato senza la produzione della seta. Questo stretto legame è alla base di uno studio che evidenzia come la produzione di seta permetta notevoli riduzioni di gas serra e CO2.
Il Tessile un sistema altamente inquinante
Il comparto della seta rientra nell’ampio settore del tessile che rappresenta uno dei settori maggiormente inquinanti del pianeta:
- dal 2 al 10 per cento dell’impatto LCA in Europa
- responsabile del 20% dell’inquinamento delle acque e maggior responsabile della presenza di microfibre plastiche
- responsabile del 10% delle emissioni di gas serra – nella sola Europa gli acquisti di prodotti tessili hanno generato nel 2020 emissioni, per persona, di 270 kg di CO2, pari a 121 milioni di tonnellate complessive
- responsabile di accumulo di vestiti/rifiuto (circa 11 kg di kg pro-capite)
Come la seta può ridurre la quantità di CO2
Il sistema seta
Il sistema seta rappresenta un unicum nel panorama tessile, dotato di una serie di elementi di assoluta ecologicità e di rispetto dell’ambiente, in perfetto rispetto con i target di sostenibilità produttiva, economico, sociale di Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Tra queste caratteristiche, la capacità di attuare e garantire una riduzione significativa della presenza di CO2 e di gas serra nell’atmosfera
La Filiera del sistema Seta
Il sistema di produzione della seta è una filiera particolarmente complessa che coinvolge una serie di settori, con caratteristiche e peculiarità molto differenziate l’una dalle altre:
- Settore agricolo - Coltivazione dell’albero del gelso, come fondamentale albero di sostentamento, (tramite le sue foglie), per la coltivazione del baco da seta
- Settore agricolo/zootecnico - Allevamento del lepidottero, (maggiormente la specie Bombyx Mori), il quale, tramite una serie di trasformazioni e di mutazioni, porterà alla creazione di un bozzolo in seta, come stadio finale alla sua mutazione in farfalla
- Settore Agro/Biotech – Incroci selettivi tra le specie e selezione delle uova deposte dalle farfalle destinate alla fase riproduttiva, al fine di rendere la specie maggiormente resistente alle malattie
- Settore artigianale/industriale – Produzione, a partire dal bozzolo, dei prodotti in seta sia per il settore tessile, (filo continuo di seta e fibra derivante da cascami, con collegati prodotti o sottoprodotti da successive lavorazioni), che extra tessile, (prodotti in seta per estrazione delle proteine da essere utilizzate in vari campi: biomedicale, medicale, high tech, cosmetico, materiali compositi, food, etc).
Gelso, Seta, Anidride carbonica e gas serra
Il sistema produttivo e la filiera della seta hanno un basso impatto ambientale in molti casi protettivo, soprattutto in relazione alle emissioni di anidride carbonica, (CO2), attraverso alcuni aspetti fondamentali:
- Coltivazione del Gelso: La produzione di seta non richiede l’abbattimento degli alberi del gelso poiché si utilizzano solo le foglie come alimento esclusivo dei bachi. Gli alberi vengono mantenuti di stagione in stagione. Questo approccio previene la deforestazione, contribuendo a mantenere bassi i livelli di CO2.
- Utilizzo del Suolo: La coltivazione del gelso mantiene inalterato l'uso del suolo, evitando cambiamenti di coltura o destinazione, (1/3 delle emissioni di CO2 proviene da attività di deforestazione e cambiamento di uso). Il gelso è considerato una coltura di copertura e permette, tra un albero e l’altro, coltivazioni di agricoltura di rotazione o compensativa.
- Sostenibilità Economica: La conservazione delle piantagioni di gelso, collegato all’allevamento dei bozzoli, offre ai contadini standard di remunerazione superiori rispetto ad altre coltivazioni intensive, (come mais, riso e cereali), che emettono elevate quantità di CO2 e consumano molte risorse naturali, soprattutto acqua.
- Uso Limitato di Fertilizzanti: Nella produzione di seta non si ricorre a fertilizzanti chimici ad alto impatto, poiché il loro utilizzo potrebbe compromettere la produttività dei bachi. Questo approccio riduce le emissioni di CO2.
- Filtraggio dell'Inquinamento: Il gelso ha la capacità di catturare, oltre a CO2, polveri in atmosfera e assorbire sostanze inquinanti, inclusi composti organici volatili (VOC) come idrocarburi e aldeidi, contribuendo così a un ambiente più pulito.
- Impatto della Zootecnia: L'allevamento dei bachi non produce CO2 e gas serra significativi, al contrario di molti allevamenti con creazione di gas di metano che sono responsabili per circa 2/3 dell’effetto serra.
Seta Vs CO2 – Numeri e dati
Nr. di alberi di Gelso in un ettaro
In 10.000 metri quadrati di terreno, pari ad 1 ettaro, possono essere coltivati circa 13.200 piante di gelso adulto
Produzione di Fibra di seta per pianta di gelso e per ettaro di terra
1 ettaro di terra permette di produrre circa 111 kg di fibra di seta, sotto forma di filo e/o cascame di seta
Riduzione di CO2 e gas serra di un albero di gelso
Per effetto della fotosintesi clorofilliana, un albero di gelso cattura circa 6,18 kg./anno di equivalente di CO2 e gas serra, sintetizzandoli nella sua struttura e/o nel terreno
Produzione di Ossigeno di un albero di gelso
Per effetto della fotosintesi clorofilliana, un albero di gelso produce circa 110 kg./anno di ossigeno
Riduzione di CO2 e produzione di ossigeno di 1 ettaro coltivato a gelso
Un ettaro di terreno coltivato a gelso permette di ridurre 81.650 kg./anno di CO2
Un ettaro di terreno coltivato a gelso permette di produrre 1.452.000 kg./anno di Ossigeno
1 kg. di seta prodotta permette di mantenere un ecosistema in grado di prelevare dall’atmosfera 735 Kg. di CO2
1 kg di seta prodotta permette di mantenere un ecosistema in grado di immettere nell’atmosfera 13.081 kg di Ossigeno
Altre eccellenze legate all’albero del gelso
- Fitorimedio – Fitorisanamento: Il gelso intercetta ed accumula, nelle prime zone delle radici, minerali inquinanti come mercurio, piombo, cobalto, cadmio, nichel, manganese, zinco e rame. È altamente consigliato nei progetti di bonifica di terreni e nel risanamento ambientale
- Recupero di terre – Il gelso ha la caratteristica di crescere in un range di temperatura molto ampio -30°C / +40°C., in ogni situazione e tipologia di terreno. Viene utilizzato con successo per ripristinare, in modo naturale, zone desertificate o per ricreare vita in zone salate da alluvioni marine o paludose
- Ottimizzazione del sottosuolo – grazie ad un sistema di radici ben sviluppato, profondo e con elevata densità, l’albero del gelso mantiene vitale il sottosuolo, garantendo la vita per i microorganismi decompositori, piccoli insetti e un numero variegato di organismi, ottimizzando e drenando acqua freatica ed equilibrando la ritenzione idrica di differenti sottosuoli
- Tenuta idrogeologica – Grazie alla sua struttura ed alla sua ramificazione radicale, riduce il deflusso di acqua durante fenomeni naturali di particolare gravità, fino al 10/20%
Seta Vs CO2 - I Benefici della seta per l’ambiente: studi - bibliografia - pubblicazioni
Carbon Footprint
L'impronta di carbonio, (carbon footprint), è un indicatore ambientale moderno che quantifica, in un unico valore numerico, la totalità delle emissioni di gas serra, (GHG, Greenhouse Gases), di un prodotto, di un’attività, di un organizzazione. Queste emissioni vengono convertite in un equivalente di anidride carbonica, (CO2), espresso in chilogrammi o tonnellate. Il carbon footprint si pone come un indicatore oggettivo:
- Basato sulla norma ISO 14067, con parametri definiti dall’organismo ONU IPCC, (Intergovernmental Panel on Climate Change)
- Sviluppato sull'analisi del ciclo di vita, (LCA), che grazie all'azione della Society of Environmental Toxicology and Chemistry, (SETAC), è divenuto standard internazionale basato sulle norme ISO 14040:2006 e ISO 14044:2006.
Seta e carbon footprint mitigation
Nel corso del 17esimo World Textile Conference Autex del 2917 – “Shaping the future”, uno dei più importanti eventi scientifici e di confronto in campo tessile, è stato presentato un ampio studio comparativo, volto a dare una valutazione oggettiva dell’impatto ambientale del sistema seta
L’analisi “Silk industry and carbon footprint mitigation”- Giacomin, Garcia, Zonatti, Silva-Santos, Laktim, Baruque, Ramos - analizza:
- la coltivazione del gelso in India, tramite una vasta bibliografia a supporto, test di laboratorio ed analisi sul campo su alberi di gelsi, con dati raccolti per un periodo di 5 anni presso il Central Sericolture research and Training Insitute di Mysore (INDIA), (Dott Srikantaswamy e Bindroo)
- dati di coltivazione, resa e produzione da attività di sericoltura in Brasile su un campione da 4338 ettari coltivati a gelso, 2080 famiglie rurali, 2836 tonnellate di bozzoli freschi
- raccolta ed elaborazione di dati, nell’arco temporale di un anno, nel mercato inglese, sull’impronta di carbonio associata a differenti tipologie di indumenti prodotti e smaltiti in differenti fibre. Esecuzione da parte della associazione no profit Inglese WRAP (Waste & Resources Action Programme). Wrap è specializzata nello studio e nell’analisi dell’uso sostenibile delle risorse, nella lotta allo spreco nello studio dei fattori di inquinamento e del loro riutilizzo sia in termini di prodotti che di risorse. Collabora ed è finanziata dal DEFRA, dal governo nord Irlandese, dal dipartimento Zero Waste scozzese, dal governo Gallese e dalla comunità Europea.
Lo studio ha permesso di determinare, in modo analitico, l’importanza dell’elemento agricolo sul sistema produttivo serico, quantificando, sulle basi dei dati raccolti, un fattore di mitigazione di CO2 pari a 735 volte il peso della fibra di seta prodotta.
Per ogni kg.di fibra di seta prodotta vengono prelevati dall’atmosfera
732,96 Kg. di CO2
Per ogni kg.di seta presente in un prodotto vengono prelevati dall’atmosfera
709,57 Kg. di CO2
Seta Vs CO2 - I Benefici della seta per l’economia e la società
Oltre gli innumerevoli aspetti positivi, relativi ai benefici in termini sociali, culturali ed economici del sistema seta, un elemento collaterale ma non di secondaria importanza, legato al fattore di mitigazione agricolo, riguarda i costi sociali ed economici derivanti, direttamente od indirettamente, dalla riduzione della CO2
Le stime ed i dati, in questo ambito, sono molto differenti gli uni dagli altri ma partono dalla comune, ed ormai accettata considerazione, che la presenza di gas serra, inquinanti e di CO2 in atmosfera, sia la causa principale del cambiamento climatico in atto e pertanto di:
- rilevanti costi sociali diretti ed indiretti
- mancata crescita economica e sociale
Uno studio della Standford University “Temperature impacts on economic growth warrant stringent mitigation policy” Frances C.moore, Delavane B.Diaz, ha concluso che tali costi diretti ed indiretti possono essere quantificati in USD 220,00/ ton.
Lo studio e l’analisi in tale campo è in piena evoluzione con altrettanto autorevoli studi che parlano di USD 800,00/ ton. (fonte EEIE European Institute on Economics and the Enviroment)
Per ogni kg. di seta presente in un prodotto viene garantito un ricavo economico sociale pari a circa
156,11 USD
(calcolo in base agli studi Standford University)
La produzione di seta non solo contribuisce ad una protezione globale dell’ambiente, attraverso l'assorbimento di CO2, ma genera anche significativi benefici economici e sociali, sostenendo comunità locali e promuovendo pratiche sostenibili.