Circolarità e valorizzazione della fibra
Sostenibilità e circolarità rappresentano valori universalmente riconosciuti come essenziali nell’ambito delle scelte di consumo e di prodotto.
La Seta ed il suo mondo, la sua logica e struttura produttiva rappresenta quanto di meglio si possa immagine ed auspicarsi per seguire una vera sostenibilità e circolarità.
Un esempio del sistema Seta, capace oltre tutto di aggiungere un non secondario ambito di eticità in grado di garantisce livelli reddituali adeguati a popolazioni rurali in cerca di fonti di sostentamento, è quello di Mulberries una tessitura verticalizzata socialmente ed ecologicamente responsabile fon DATA nel 1993 da Kommaly Chanthavong* nominata nel 2005 per il Premio Nobel per la pace.
Mulberries rappresenta in modo semplice ed inequivocabile cosa sia e cosa possa essere il Sistema Seta nell’ambito etico e sociale:
- Una reale fonte di sostentamento per gli agricoltori della zona (3000 agricoltori coinvolti, 200 famiglie di artigiani);
- Una reale opportunità nel preservare il valore del territorio e gli stili di vita tradizionali;
- Un’attività socialmente ed eticamente responsabile riconosciuta dalla certificazione dell’Organizzazione mondiale del commercio equosolidale.
Perchè definiamo la seta Mulberries sostenibile
Mulberries rappresenta in modo semplice ed inequivocabile cosa sia e cosa possa essere il Sistema Seta nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità:
- Vengono prodotti dai 600.000 ai 900.000 piccoli bachi sulla base delle effettive richieste (nessuno spreco), con 5/6 stagioni di raccolta da aprile a novembre;
- Le foglie del gelso vengono utilizzate come fertilizzante organico;
- La corteccia viene usata per produrre il tè;
- I frutti del gelso usati come coloranti naturali, cibo e marmellate;
- Una coltivazione corretta del gelso permette di prevenire l’erosione del suolo e di ringiovanire la terra;
- I residui dei bachi da seta sono altamente proteiche utilizzati come fertilizzanti e/o per mangimi per pesci in acquacoltura;
- Le pupe del baco sono utilizzate come fonte di cibo;
- Le parti esterne dei bachi rappresentando fibra di seta, cascami di seta (LINK) riutilizzabili e rivalorizzabili al 100%;
- L’acqua utilizzata nei processi di filanda è una preziosa base ricca di proteine (Fibroina e Sericina) per il settore cosmetico biomedicale;
Un reale esempio quello del sistema Seta di un mondo “naturalmente” proteso alla reale sostenibilità, all’eticità, alla circolarità ed alla valorizzazione della fibra e dei suoi protagonisti, all’interno, purtroppo molte volte schiacciato, da un mondo di fibre “artificialmente” pubblicizzate come dotate di valori di piena sostenibilità che quasi mai corrispondono al reale.
*Kommaly Chanthavong, nasce in Laos nel 1950, all’età di 6 anni impara da sua madre l’arte del tessere. All’età di 11 anni il suo villaggio viene distrutto nel corso della guerra civile laotiana e di quella che viene chiamata la “Secret War” (1954/1973) tra Stati Uniti e Vietnam. Attraversa per oltre un mese il suo paese trovando una sistemazione nella capitale Vientiane. Assiste di persona alle devastazioni ed alla distruzione del suo paese ma si ribella aiutando gruppi di donne sfollate e famiglie allo sbando a tessere la seta. Fonda una cooperativa con pochi membri ora cresciuta fino ad impiegare 450 persone in 35 villaggi, garantendo guadagni adeguati e condizioni di vita e di lavoro adeguate. Nel 1933 Fonda Mulberries supportando l’economia di numerosi villaggi in un raggio di oltre 250 km. Viene nominata al premio Nobel per la pace nel 2005 per il suo lavoro a sostegno del diritto delle donne ad una fonte di reddito stabile e dignitosa.