Imbottitura naturale ecologica in 100% Seta T.Silk – La sua unicità –

imbottitura naturale ecologica

Perché le differenze ci sono, sono tante e bisogna cercarle

Un’imbottitura naturale in fibra ecologica si può dichiarare in pura Seta quando la presenza in termini percentuali di fibra di seta naturale è pari al 100%.*

Perche scegliere e pretendere il 100% Seta

Solo un’imbottitura naturale in 100% fibra di seta riesce a garantire innovazione, performance e contrasto all’inquinamento da CO2

Quali sono le differenze fra Imbottiture naturali ecologiche ed imbottiture sintetiche

unicità imbottitura in seta

Le imbottiture sono tutte uguali ?

Ad una generica prima osservazione risulta certamente difficile potere riconoscere cosa sia una fibra di seta e cosa sia una fibra sintetica od  una fibra mista seta sintetico, ma esistono delle enormi differenze.

Nelle prime due fotografie due imbottiture:

  • a sinistra L’imbottitura naturale ecologica in pura seta naturale T.Silk (100% di fibra di seta naturale)
  • a destra un’imbottitura dichiarata in seta che in effetti risulta essere un 52% Seta e 48% fibra sintetica (Poliestere od altra fibra sintetica compresi non ben definiti bio-based materiali)

Nelle seconde due fotografie, due tipologie di fibra:

  • a sinistra una fibra di seta naturale
  • a destra una fibra sintetica bicomponente

Come scegliere un imbottitura

Molti produttori cercano, con la definizione di Imbottitura in Seta, imbottitura naturale di Seta, imbottitura ecologica di seta di comprendere prodotti che molte volte hanno all’interno solo una minima percentuale di fibra di seta

  • avvalendosi del brand “SETA”,
  • creando confusione nel consumatore,
  • omettendo l’esatta percentuale di fibra non serica presente all’interno dell’imbottitura,
  • omettendo a volte anche di che tipologia di fibra si tratta!!

Un’imbottitura che contiene al suo interno oltre alla seta anche percentuali rilevanti di fibre, elementi e sostanze sintetiche, (parzialmente o altamente inquinanti), perde, oltre quello già visto nei paragrafi precedenti, in modo assoluto tutte quelle caratteristiche di:

che solo il 100% seta riesce a garantire

Quali sono le differenze fra Seta, Poliestere e Plastiche definite "bio-based "

Poliestere e fossil oil fiber

Una fibra composita di polipropilene e/o polyestere con elementi, resine o minerali a punti di fusione differenziati e/o con l’applicazione di resine reticolate, inserita in un’imbottitura viene sottoposta a lavorazioni che tramite il calore fanno sciogliere la componente chimica al fine di legare le varie fibre. Il successivo passaggio a temperature più basse determina la cristallizzazione e la creazione di una struttura coesa abbinata ad un incremento di volume.

  • Monomeri di partenza: acido 1,4-benzendicarbossilico (acido tereftalico) e l’1,2-etandiolo (glicole etilenico);
  • Utilizzo di enormi quantità di acqua e di lubrificanti contaminanti;
  • 2 kg. di petrolio per ottenere 1 kg di Pet;
  • Una felpa di poliestere deposita nell’acqua di lavaggio fino a 1.000.000 di pericolose ed inquinanti microfibre;
  • Biodegradabile in 450/600 anni;
  • Di fronte a variazioni di temperature si deteriora diffondendo una tossina (DEHA) cancerogena;
  • Può rilasciare antimonio, un metalloide tossico;
  • Può rilasciare il PBDE, un potente inquinante ambientale;
  • Contiene ftalati pericolosi per il sistema endocrino.

Fibre plastiche bio-based o biologiche o biodegradabili PLA

Queste tipologie di fibre che prendono differenti denominazioni, (tra le quali l’Acido Polilattico PLA), indicando nel prefisso bio elementi di completa biologicità e/o biodegradabilità evidenziando mterie orime di partenza naturali, proteici od amidi. Essi però nascondono (volutamente) all’interno una variabilità accentuata  con caratteristiche assolutamente differenti l’una dall’altra:

  • quali sono le reali percentuali di materia prima naturale utilizzata?
  • quali sono le reali percentuali di altre materie prime? Tutte naturali?
  • quali sono i processi per la loro produzione?
  • come si sviluppa la parte chimica di tali processi?
  • quanto della originaria materia prima naturale rimane nella fibra?
  • quali sono le reali modalità di smaltimento?

Il Caso PLA

Cosa è il PLA e la fibra da PLA

Il PLA è da tempo oggetto di una campagna di marketing volto ad identificarlo come materiale che deriva da materiali naturali tra il quale il mais. L’amido (uno zucchero) viene estratto dalle piante e trasformato attraverso l’uso di enzimi in glucosio. il glucosio viene sottoposto a fermentazione e polimerizzazione ottenendo sequenze molecolari simili a quelle di polimeri a base petrolio. 

Il PLA è una fibra sostenibile?

La produzione di Pla comporta un consumo notevole di carbonio, carburanti fossili ed acqua per la produzione delle materie prime dal quale deriva. Per produrre 1 kg.di PlA servono circa 2,60 Kg. di mais. Se volessimo sostituire l’intera produzione di plastica mondiale (circa 300 millioni di tonnellate) con PLA sarebbero necessari circa 750 millioni di tonnellate di mais che verrebbero necessariamente tolti dalla filiera alimentari  e necessiterebbero di una loto sostituzione. 

Il PLA è una fibra biodegradabile non inquinante?

In molte promozioni e campagne di marketing il PLA viene definito come una fibra, un elemento biodegradabile al pari dei comuni rifiuti domestici derivante dagli scarti alimentari.

In effetti il PLA è un’elemento ed una fibra che deve essere destinato esclusivamente al compostaggio industriale. Il PLA è compostabile solo ed esclusivamente in condizioni di temperature (superiori ai 50/70 gradi)  ed umidità controllate di scarti industriali. Gli attuali impianti di compostaggio (fonte German Enviromental Aid – DUH) non sono in grado di immettere le bioplastiche all’interno del loro sistema di compostaggio ritenendole delle sostanze inadatte a tale tipologia di biodegradazione 

“Risulta molto probabile avere una dannoso impatto ambientale derivante da parti molto piccole di elementi plastici se il PLA viene lasciato nell’ambiente o compostato secondo le regole dei rifiuti organici” Federal Enviromental Agency

I tempi di decomposizione del PLA nell’ambiente sono di circa 80/90 anni.

Il PLA non deve essere lasciato nell’ambiente in quanto se non trattato in modo appropriato contribuisce ad un elevato livello di inquinamento ambientale

Il PLA è riciclabile

Non è attualmente presente ad oggi una catena di riciclo e riutilizzo del PLA.

Il PLA viene raccolto, proprio per una necessità di inviarlo a trattamenti industriali, assieme ad alte plastiche (PET soprattutto) che ne aumentano e determinano la contaminazione.

Il suo grado di riutilizzo e riciclo in puro risulta pertanto altamente compromesso 

Il PLA emette sostanze nocive?

Il PLA soprattutto se incenerito od avvicinato a fonti di calore intense emette una rilevante quantità di nanoparicelle in grado per penetrazione e dimensione di attraversare le differenti barriere capillari del nostro corpo.

Si tratta principalmente di particelle di lattide. Raramente il PLa risulta puro al 100%. Esso nasconde al suo interno una serie di additivi utilizzati nelle varie fasi della sua produzione (fino al 40%). Una serie di test di laboratorio hanno provato che risultano emesse particelle tossiche di colometil e stirene assime ad altri elementi nocivi e potenzialmente cancerogeni 

La Seta

La fibra di seta e l’imbottitura naturale ecologica in 100% seta è composta “SOLO” da due proteine naturali Sericina e Fibroina, proteine fibrose altamente compatibili e di aiuto alle proteine costituenti il nostro corpo = 100% NATURA. Tralasciando l’aspetto di assoluta mancanza di traspirabilità e termoregolazione del poliestere e delle fibre sintetiche con resine reticolate, è fondamentale conoscere ed informarsi su una serie di dati e degli gli effetti in termini di rilascio di possibili sostanze nocive delle fibre di polyestere e delle resine applicate.

imbottitura in seta

Conoscere per scegliere

Verificare, chiedere notizie, informarsi, pretendere di sapere ciò che realmente stiamo acquistando soprattutto nelle reali composizioni. E’ questa l’unica arma a disposizione per:

  1. scegliere in vera libertà
  2. scegliere reali prodotti ecologici e sostenibili,
  3. ottenere una reale qualità a beneficio della salute,
  4. per acquistare prodotti che contengano reali elementi naturali senza altre aggiunte non dichiarate.

L’imbottitura naturale ecologica in pura seta naturale 100% Seta T.Silk ed un’imbottiture (dichiarata) in seta (51% Seta e 49% Poliestere o altra fibra sintetica).

Non sono assolutamente la stessa cosa!!

  • Un prodotto può essere qualificato come “100%” o “puro” (esempio: 100% Seta o Pura Seta) se è composto interamente da una stessa fibra (esiste una tolleranza del 2% / 5% se giustificata)
  • Se un prodotto è composto da 2 o + fibre di cui una rappresenti almeno l’85% del peso totale, (esempio: 85% seta 15% poliestere), può essere indicata solo la fibra principale ma con la corretta percentuale (es. 85% Seta)
  • Se un prodotto è composto da 2 o + fibre di cui nessuna raggiunge l’85% del peso totale (esempio: 55% seta 45% poliestere) deve essere indicata fibra e percentuale di almeno 2 delle fibre presenti in maggiore percentuale

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